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Periferia
Il vento gelido lambisce
le pareti di enormi grattacieli
in questo giorno
viscide di pioggia.
Qui, ai margini ignorati
della grande città,
i prati devastati,
senza arbusti,
mostrano recenti le ferite,
contaminate dai malsani fusti,
delle acacie ormai sfiorite.
Sete nere d’ombrella stracciate,
lucide parti cromate
di biciclette in rovina,
contenitori sporchi di benzina,
scarpe da tennis sfondate,
cose buttate e dimenticate,
stanno sui prati già poveri d’erba.
La pioggia deterge le cose,
il vento trasporta lontano
l’olezzo di gas e petrolio
rappreso nel cielo malsano.
Due stanze
Il vecchio sacerdote
si leva ogni mattino, anzi l’alba,
nella casa di fronte…
Le perpetue, due sorelle,
lo rivestono accanto
al letto disfatto, sotto la croce.
La luce della stanza si perde
nella strada, riflessa
dalle piastrelline verdi.
Ogni giorno mi alzo nella stanza
della casa di fronte…
La luce mostra un letto disfatto,
sotto la croce che manca.
Due vite nel buio
della giornata grigia,
tra i muri delle case alte,
si muovono nella stanza di fronte,
per sedersi ogni volta sulla poltrona
a leggere, come morti, per ore.