Una intensa collaborazione con Arte da mangiare durata alcuni anni - dal 2010 e il 2013 - mi ha visto impegnato nella stesura di questo “Diario”, che rappresenta un’ambiziosa sintesi critica di una ricerca espressiva originale, quella del Piatto Solidale d’Artista 2012, insieme agli artisti dell’Associazione Arte da Mangiare, fondata dalla scultrice Ornella Piluso presso la società Umanitaria di Milano.
Dopo questa edizione, ho curato anche la successiva nel 2013, abbandonando poi l’impegno, troppo gravoso, anche se ero riuscito in quell’anno a coinvolgere almeno una trentina di ristoranti, con abili chef, insieme ad altrettanti artisti.
“Sulla strada difficile e affollata che porta a Expo 2015, Arte da mangiare mangiare Arte persevera nella sua ricerca, impegnata a scoprire le relazioni intercorrenti tra Arte e Cibo” scrivevo nella mia introduzione al Piatto Solidale d’Artista 2012.
“Quello che è stato finora un semplice incontro, in apparenza occasionale, fra due mondi (Arte e Alimentazione) nelle sale dei ristoranti coinvolti, sta diventando in realtà (come testimonia questo ‘Diario’) una vera e propria ‘ricerca di laboratorio’ fra l’artista - depositario di propri originali codici creativi - e lo chef, impegnato in cucina a tradurli in termini di colori, aromi e sapori, dopo gli incontri ‘vis à vis’ con l’artista stesso…
“Il fine? Quello di offrire al pubblico la possibilità di percepire il ‘sapore’ dell’arte: di un quadro o di una scultura, di un’installazione o di una performance, grazie a una sorta di loro ‘proiezione ortogonale’ nel piatto d’artista: una testimonianza di ricerca seria e professionale, svolta ai massimi livelli di rigore e passione, raccolta qui a celebrare il trionfo del ‘made in Italy’ in entrambi gli ambiti d’eccellenza: quello artistico e quello gastronomico.
Questo “Diario” rappresenta dunque la testimonianza di una straordinaria esperienza sinestetica, tra due materie diversamente commestibili, nell’anno 2012.
Artista | Chef |
Aronne Almasio Al primo incontro, Aronne Almasio (l’artista) e Daniele Armila, chef de Il Visconte di Senago, hanno “rotto il ghiaccio” conversando di antichi sapori, quadri dipinti, emozioni in cucina e sulla tela: in comune lo chef e il pittore hanno alle spalle una ricerca costante di equilibri formali e olfattivi, l’uso di ingredienti di qualità, e l’amore per scelte cromatiche tra fornelli e pennelli. Qui protagonista è la Primavera, con i suoi colori delicati, all’insegna di semplicità e armonia. L’opera Info: cell. 348 7064982 | Daniele Armila - Il VisconteDaniele Armila, al Visconte di Gudo Visconti, predilige una cucina attenta alla materia prima, giocata sul contrasto inatteso tra le sue diverse consistenze, con una spiccata sensibilità per i colori. Nel suo ristorante persegue una ricerca alimentare ispirata al territorio, proponendo freschi e semplici prodotti agricoli provenenti quasi esclusivamente dall’interno della tenuta stessa. Accanto a piatti tradizionali, a volte inserisce nel menu alcune interessanti “riletture” contemporanee di antiche ricette.La ricetta Influssi di PrimaveraPer presentare l’originale ricetta, Daniele ha scelto una tegola di ardesia: materiale che trasmette da subito un’idea di cottura antica, primitiva: nel rispetto di un tipo di cucina dietetica, che utilizza pochi grassi. Alla base del suo piatto, una sfoglia croccante di pane che “abbraccia” un filetto di trota Salmerino. Accompagnano cromaticamente il piatto i toni primaverili di salse di pera, pomodoro pachino, favette e germogli. Info: Il Visconte - Cascina Longoli di Sotto 3 |
Clara BartoliniDall’immediata sintonia tra l’artista Clara Bartolini e Marco Fossati, chef del ristorante Buon Gusto, non poteva che nascere un grande “piatto d’artista” 2012. Artista e Chef prediligono entrambi - senza compromessi - l’armonia ottenuta, sulla tela e in cucina grazie all’accostamento degli opposti: caldo e freddo, dolce e salato, morbido e croccante per Marco; bianco e nero, nero e rosso, fili di cotone ed elementi metallici per Clara… L’arte della Bartolini si nutre direttamente alle fonti della filosofia orientale, della psicologia e dell’arte concettuale: ama le forme basiche ed essenziali, gli archetipi - cerchio, triangolo, quadrato, rettangolo - con innesti di onde, ombre, sinuosità e a volte materiali diversi. L’opera Info: Clara Bartolini | Marco Fossati - Ristorante Buon GustoLa sua passione per la cucina si forma da bambino tra le pareti domestiche, osservando la mamma che prepara pranzi e cene, annotandosi ricette e consigli, sperimentando o spiando la nonna, donna di casa d’altri tempi, dotata di una cultura gastronomica essenzialmente lombarda e ligure. Marco Fossati ha lavorato nelle cucine di ristoranti e alberghi milanesi e di altre regioni italiane, con sporadiche esperienze all’estero. La sua è una continua rivisitazione creativa di piatti tradizionali, con radici che affondano nella tradizione culinaria del territorio pavese. La ricetta Un piatto unico, a base di ingredienti noti e stranoti, riproposto in forme assolutamente originali, che stimolano l’occhio oltre al palato. Info: Ristorante Buon Gusto |
Donatella Baruzzi Una radice in comune… Donatella Baruzzi (artista e ceramista) e Luca Molteni (chef del ristorante Nhow- Nhow Hotel Milano) ce l’hanno. Si sono scambiati impressioni e riflessioni nella cucina high-tech del nuovissimo Hotel in via Tortona, all’insegna di un “design tutto sperimentale”, trovando un’intesa proprio sulle rispettive “radici”… L’opera Info: tel. 02 89057278 | Luca Molteni - Ristorante Nhow – Nhow Hotel MilanoLuca Molteni ama parecchio la cucina che sfrutta ingredienti poveri, elaborati però in piatti raffinati. Anche il suo punto di partenza sono le “radici”: quelle semplici nell’orto della casa paterna, rivissute dopo anni di esperienze culinarie fatte in Europa e in Italia. Nasce così l’idea della cipolla composta, con vegetali che crescono come radici: nel piatto si presenta insieme ai prodotti coltivati nell’orto, lavorati secondo le tecniche apprese nel tempo grazie alle sue esperienze di chef. Una ricetta apparentemente semplice, eppure ricca di significati: la forma originaria della cipolla viene rispettata e non verrà tagliata o tritata o sminuzzata, ma semplicemente “scomposta”. Tra gli ingredienti: cipolle (in forno a vapore), sedano rapa (in forno e poi in crema), carote (stufate e frullate in purea), asparagi (lessati, frullati e poi in purea), barbabietole (essiccate in forno e in polvere sul piatto) e patate (bollite e ridotte in purea).La ricetta Cipolla scompostaInfo: Nhow Via Tortona 35, Milano Tel. 02 4898861 Web: info.nhow@nh-hotels.com; www.nhow.it |
Marcello Bruognolo “Dall’estetica del piatto-cibo che ho visto creare da Emilia sono partito per realizzare il mio personale ‘piatto d’artista’, in sintonia con la sua originale creatività”, spiega Marcello Bruognolo, artista romano, psicologo e fine pensatore, al termine dell’esperienza d’arte-cibo presso l’Antica Trattoria Monluè, gomito a gomito con la chef Emilia Lomazzo. La sua opera è un “contenitore” in ceramica, che rispecchia sinestesicamente le esperienze visive e olfattive presso la cucina del locale. L’opera Info: Marcello Bruognolo | Emilia Lomazzo - Antica Trattoria MonluèDi Emilia Lomazzo, chi la conosce apprezza la semplicità del suo impegno totale nella realizzazione di un piatto, elementare o complesso, puntando a rispettarne sempre la natura profonda, la storia culinaria e la gamma di possibili varianti, previste dalla sapienza accademica o ispirate a un suo “estro” originale. Ne risulta un menu tradizionale, ma creativo, ancorato alla cucina lombarda (le sue origini) e a quella siciliana (il marito Eugenio Anzalone, patron dell’Antica Trattoria, di Caltanissetta), valorizzato da una scelta costante di materie prime di qualità, trasformate in un’armonia di gusto dove ogni elemento si distingue, anche se perfettamente amalgamato nell’insieme.La ricetta Spaghetti di Gragnano ai porri con gamberi di Mazara del Vallo e limeUn piatto di pasta per gli italiani è il massimo dello stereotipo: eppure, meglio di altri “primi” rappresenta il top della cucina italiana nel mondo. In questo caso si è scelto di realizzarlo con un’aggiunta di lime, per dargli un tocco esotico, senza dimenticare il finocchietto selvatico, vessillo aromatico del Sud in cucina. Info: Antica Trattoria Monluè, via Monluè 75 Milano, tel. 02 7610246 |
Giovanni Canu Se quello di Canu è un percorso forte e deciso, da emigrante, che l’ha portato dalla natia Sardegna a Torino e poi a Milano, a studiare le Avanguardie artistiche russe, l’itinerario esistenziale di Alessandro Rimoldi - chef al Brellin - è invece in apparenza “stanziale”, tra i Navigli milanesi, dove vent’anni fa ha trovato la sua dimora ideale. Tra i due è nata una sorta di complicità creativa, nel segno di una analoga appartenenza a una cultura antica, che comunque aspira a rinnovarsi a contatto con il mondo di oggi.
L’opera Info: cell. 328 6909666; | Alessandro Rimoldi - El BrellinNel cuore della Vecchia Milano, in una dimora del ‘700 affacciata da un lato sul Naviglio Grande e dall’altro sul Vicolo dei Lavandai, il Brellin è un locale davvero singolare. All’esterno del ristorante sono ancora visibili le pietre di granito sulle quali le lavandaie strofinavano i panni dell’aristocrazia milanese per pulirli, inginocchiate sul “brellin” di legno. Alessandro Rimoldi, chef brianzolo, vi interpreta con passione la tradizione gastronomica lombarda, ma è perennemente in cerca di nuove ricette, come queste di Canu, soggette a inevitabili suggestioni sarde. Ha realizzato infatti un intero menu in sintonia con la poetica delle opere dell’artista: un primo, il classico “Raviolone”- Elemento Cosmico ripieno di ricotta, erbette e tuorlo d’uovo, affiancato da minuscoli “spermatozoi” di fantasia (macchie di colore alimentare nel piatto); poi un secondo di Pane Carasau con tartare di manzo, mozzarella di bufalo, rucola, pomodorini e spuma di zucchine, legato con lo spago: ispirato alla “Forma compressa” di Graniglia di marmo con ossido di ferro e legatura in filo di rame; infine un dessert: “Forma ritmica Dessert”, cioè un Dolce AS Fodelo, pasta phyllo, ripieno di uva sultanina, pinoli, mele, frutti di bosco, miele con spolvero di zucchero a velo. La Ricetta Info: El Brellin, Vicolo dei Lavandai, Alzaia Naviglio Grande 14, Milano |
Carmine Caputo di Roccanova Il Savini è uno storico locale milanese in Galleria… Esattamente il luogo dove il Futurismo “esplose” e fece parlare di sé, circa un secolo fa… L’opera Info: cell. 3476203573; | Giovanni Bon - Ristorante SaviniIl desiderio dei futuristi era quello di proporre accostamenti di sapori nuovi, con forme e colori in stretta relazione con l’ambiente circostante, senza tradire la natura originale del piatto, dove la geometria è elemento essenziale al “dinamismo”... Insieme a Carmine, lo chef del Savini ha ideato un primo piatto che conciliasse geometria, gusto, colore in un dichiarato omaggio al Futurismo!La ricetta Forme, colori e movimentoVari ingredienti concorrono a “creare” il piatto “futurista” di Giovanni Bon: Riso al salto della tradizione milanese, Gamberi rossi di Mazara Del Vallo; il Soncino, tipicamente lombardo; la Barbabietola rossa disidratata; le Zeste di limone candite, i Mirtilli, il Peperoncino; con una sfoglia d’oro edibile (un tributo a Gualtiero Marchesi). Info: Ristorante Savini, Galleria Vittorio Emanuele II, |
Federica De Luca - Sarah Mancino “La casualità è stata il tema centrale del nostro lavoro - spiegano Sarah e Federica -: non abbiamo subito individuato una traccia da seguire, non ci siamo imposte condizioni. Abbiamo lavorato a briglia sciolta, condividendo il percorso artistico con lo chef man mano che qualcosa succedeva, giocando con gli ingredienti, sia in cucina che in studio”. L’opera Info: info.federicadeluca@gmail.com; | Gianmario Barlocco - Ristorante Straf - Straf hotel&barPiù che un unico piatto freddo, quella realizzata da Gianmario Barlocco è una miscellanea in “sequenza”: un vero e proprio “Percorso” gustativo, con accostamenti dal sapore caldo e ricco. Si comincia da una piccola torre di rapa rossa e caprino con pepe nero; proseguendo con un tondo di bufala al pistacchio di Bronte e polvere di curry; poi un fico soleggiato con cuore di zola e granella di noci su filo di miele di castagno; per concludere con una porzione di brie con polvere di caffè arabica e peperoncino. Da accompagnare con un vino siciliano dai profumi freschi e spiccata acidità. La Ricetta Il Percorso Info: Straf hotel&bar |
Daniela Dente “Se la varietà è il sale della vita, il colore le aggiunge sapore” spiega Daniela Dente. Non per nulla la sua esperienza artistica vanta lunghi periodi di studio in qualità di restauratrice, alle prese con pigmenti, resine e oli essenziali, usati dai pittori nel corso dei secoli… L’opera Info: Daniela Dente aka DADE | Enrico Parassina - Ristorante GalleriaIn comune con l’artista, il “pastry chef” Enrico Parassina ha viaggi di studio/lavoro in Austria: Daniela vi ha frequentato Fiere d’Arte Contemporanea Internazionali, Enrico ha invece fatto esperienze nelle migliori pasticcerie di Salisburgo e Vienna… Indeciso in gioventù tra studi artistici e scuole alberghiere, oggi - dopo l’incontro stimolante con l’artista - decide di realizzare la sua “opera d’arte” pasticciera con del cioccolato, ispirandosi al “Ruggito” di Daniela, e proponendo in degustazione nel menu un dessert che rievoca nel gusto le emozioni trasmessegli dalle opere della pittrice…La ricetta Scultura di cioccolato TecnicaInfo: Ristorante Galleria, Galleria Vittorio Emanuele II 75, Milano. Tel. 02 86464912 Web: www.ristorantegalleria.com/it; info@ristorantegalleria.it |
Annamaria Di Ciommo “Trovo nelle forme morbide e scultoree del cibo di Mattias parte di me - spiega Annamaria -. La mia passione, la mia meraviglia per quello che le forme organiche naturali possono creare: Matias lo fa con il cibo, io con le mie opere...”. L’opera Info: annadesigner@diciodesign.com | Matias Perdomo - Pont de Ferr“Nel secondo incontro Anna Maria mi ha raggiunto al Pont de Ferr con il book dei suoi lavori - spiega Perdomo -. Sfogliando trovo la scultura Gingko Biloba: è un tema importante, mi piace. E’ un albero che ha una grande forza vitale. Anna Maria mi dice che è stata la prima pianta a mettere germogli dopo la bomba atomica di Hiroshima. Allora rifletto sulle assonanze tra la sua ispirazione e un mio piatto e le radici in comune: quello che vedevo fuori casa mia, gli alberi da frutto, l’orto che mio padre coltivava, quello che mangio sin da piccolo e che per me è quotidianità, ma mai noia alimentare... Dal connubio tra i prodotti dell’orto e le tecniche imparate nel mio ‘peregrinare’ nasce l’idea dell’albero. Il suo colore rappresenta l’autunno, lo sforzo di essere in vita, di riprendere a germogliare dopo l’inverno, la rinascita avvenuta dopo la guerra. La ricetta Uno squisito dessert al cioccolato e pan di Spagna sbriciolato… Info: Pont de Ferr, Ripa di Porta Ticinese 55, Milano |
Ruggero Maggi Ormai, dopo il “Padiglione Tibet” progettato per la Biennale veneziana del 2011, la creatività di Ruggero Maggi si è orientata verso una ricerca sempre più approfondita di un connubio tra forme creative orientali e occidentali, arte sacra tibetana e arte contemporanea ispirata ai mandala tradizionalmente realizzati dai monaci buddisti. L’opera Info: cell. 320 9621497 | Fabio Baldassarre - Ristorante UnicoLo chef Fabio Baldassarre lavora al ventesimo piano dell’Unico, in una luminosa cucina di cristallo, con la sua affiatata “brigata” da quasi due anni: allievo di Heinz Beck, utilizza solo materie prime di elevatissima qualità, rielaborandole senza tabù, in modo di ampliare le vibrazioni energetiche di ogni singolo ingrediente, sempre alla ricerca di espressività gastronomiche inedite e stimolanti. La sua sperimentazione passa per una selezione di spezie e aromi d’origine esotica, che arricchiscono la tavolozza occidentale del gusto con inediti mix sensoriali: si tratta di una sperimentazione analoga a quella di Maggi, in una visione del mondo senza confini: unico impegno, quello di rimettere un po’ d’ordine nel Caos del gusto, oggi imperante.La ricetta Seppiolina brasata in guazzetto di piselliInfo: Ristorante Unico, Viale Achile Papa 30, Milano Tel 02. 39261025; Web: www.unicorestaurant.it; baldassarre@unicorestaurant.it |
Silvio Manzotti La tecnica scelta dall’artista è in questo caso l’acquerello su carta. Si è voluto dare però anche un tocco diverso, inserendo ingredienti naturali, come il riso. L’opera Info: Silvio Manzotti | Roberto Fontana - Trattoria Casa Fontana 23 RisottiIn questa trattoria, raffinata ed elegante, anche e non solo nell’arredo, era d’obbligo rappresentare qualcosa che riguardasse il Risotto, vera e propria “ragion d’essere” del locale. Roberto Fontana, lo Chef, lo cucina sempre nel rispetto assoluto della tradizione gastronomica lombarda, introducendo (infaticabile!) continue “varianti” di gusto, in una ricerca incessante di abbinamenti anche con ingredienti da tutto il mondo. In questo caso ha eseguito una ricetta legata alla “stagionalità” nostrana primaverile, con erbe di campo (cerfoglio, ortica, crescione e altre) e fiori di zucca.La ricetta Risotto alle erbe di campo e fiori di zuccaInfo: Trattoria Casa Fontana 23 Risotti Piazza Carbonari 5, Milano. Tel. 02 6704710 Web: trattoria@23risotti.it; www.23risotti.it |
Franco Mazzucchelli Come ad Alessandro piace definirsi “cuoco” e non “chef”, così Franco Mazzucchelli ride e si schernisce quando lo chiamano “maestro”: tra i due la sintonia è immediata… Dalla fine degli anni Sessanta, Mazzucchelli crea opere “gonfiabili”, che catturano l’aria, montate a volte anche “in esterno”, non solo in gallerie d’Arte. L’opera Info: cell. 338 1234886 | Alessandro Corbetta - Green Restaurant – Echo StarhotelIn comune con Mazzucchelli, Alessandro - giovane chef “ecocompatibile” - ha la disponibilità naturale a “creare” con passione. Ripensando all’aria che l’artista “imprigiona” nelle sue opere, Corbetta ha sviluppato il suo originale “Piatto d’artista 2012” in sintonia con la filosofia del Green Restaurant dove lavora, che punta a una cucina sana (riso integrale, pasta di farro e prodotti di stagione). Il piatto di Alessandro ricorda l'arte di Franco, soprattutto per i colori presenti in alcune sue opere: il nero nei B.D di Franco Mazzucchelli trova un’assonanza nel quadrato di riso Venere; non mancano il rosso (del peperoncino) e il verde (degli asparagi). La ricetta Info: Green Restaurant - Echo Starhotel |
Orisol Artista sensibile, amante della natura, Orisol - pittrice e performer nata a Parma - testimonia con le sue opere soprattutto l’immediatezza e la semplicità dei sentimenti e delle emozioni... Una ricerca stilistica, la sua, che ha trovato puntualmente sfogo nella stesura immediata e gioiosa dei colori scelti per il suo Piatto d’Artista 2012: un inno alla Primavera, con i verdi brillanti e timidi sulla tela. L’opera L’incontro con Fabrizio Cadei, Executive Chef del ristorante Acanto, all’interno dell’Hotel Principe di Savoia, le ha consentito di sviluppare una ricerca stilistica nella direzione della tradizione, rinvigorita da una creatività materica, evidente negli inserti di ceramica: l’altra passione di Orisol artista, che nella tradizione di Albissola (Savona) torna spesso a “rigenerarsi”. Info: cell. 329 2183692 | Fabrizio Cadei - Ristorante Acanto – Hotel Principe di SavoiaOriginario di Bergamo, lo chef Fabrizio Cadei - dopo un’esperienza maturata in prestigiosi ed esclusivi ristoranti e alberghi in tutto il mondo - non si stanca di interpretare in modo creativo i piatti della migliore tradizione italiana. Come in questa ricetta “primaverile”, realizzata dopo gli “scambi” esperienziali con Orisol nelle cucine del ristorante Acanto, al Principe di Savoia.La ricetta Risotto con astice, asparagi bianchi e germogli di crescioneIl protagonista è un delicato risotto agli asparagi, profumato di mare: sul suo tenero giallo pallido, spicca il colore più acceso di una porzione d’astice; completano il piatto i teneri germogli di crescione e alcune gocce di una speciale salsina di un verde più intenso. Un piatto pensato per risvegliare emozioni fresche, tipiche della Primavera, arricchite da seducenti profumi di mare: le stesse provate dall’artista durante la creazione dell’opera sul terrazzo della sua casa in Liguria. Info: Ristorante Acanto - Hotel Principe di Savoia, |
Diego Pasqualin Pasqualin e Leemann partono entrambi nella loro ricerca dal mondo dei sensi: L’opera Info: Diego Pasqualin, cell. 3934297661 | Pietro Leemann - Ristorante JoiaPietro Leemann persegue da anni una ricerca a livello gastronomico, che lo sta portando ai confini del mondo conosciuto dei sensi, verso l’Essenza. Una ricerca che trova la sua realizzazione, anche poetica, nei nomi evocativi delle ricette in menu: veri e propri “haiku”, dove sapori e forme nel piatto rimandano a un’appercezione fenomenica d’eredità sensistica, che coinvolge inizialmente il corpo, e poi la mente stessa, nel ricordo afrodisiaco di aromi e sensazioni, eternati nell’hic et nunc (qui e ora) della degustazione dei suoi piatti.La ricetta Qui ed ora. Qui e per SéInfo: Ristorante Joia Via Panfilo Castaldi 18 Milano, Telefono 02 29522124 Web: www.joia.it |
Manu Porta Manu Porta è al tuo “terzo” anno all’Antica Osteria Magenes, con il “piatto d’artista”: conosce bene gli Chef Mariella Magenes e suo figlio Dario Guidi. L’opera “Sembra un quadro - spiega l’artista -: se ti avvicini ci trovi la forma e l’aroma del caffè, perché è fatto anche di caffè… C’è una base grafica, ricoperta di polvere di caffè. In realtà non è un quadro, ma un RQCode, ossia un ‘link’ verso il Web.
Info: cell. 3470900169 | Mariella Magenes - Dario Guidi - Antica Osteria MagenesLa chef Mariella, patron dell’Antica Osteria Magenes, amica dell’artista, è una mamma discreta e all’apparenza dolce, con una ricercatezza nel suo agire che la rende molto “speciale”. Sempre indaffarata dietro ai fornelli e concentrata perché tutto sia impeccabile, applicando la sua raffinata arte d’altri tempi a piatti milanesi e regionali, “riletti” con una modernità estetica e una fantasia di sapori inimitabile. La ricetta Info: Antica Osteria Magenes |
Brunella Rossi A Milano dal 1991 Brunella Rossi adotta oggi un tipo d’espressione pittorica libera e informale, utilizzando per le sue tele i materiali più diversi, soprattutto terre e sabbie dai colori molto caldi, ma anche polveri di marmo e terracotta. La sua sensibilità la mette in una costante familiarità con la materia. Dopo essersi conosciuti e apprezzati reciprocamente, Brunella e lo chef Otello Moser hanno deciso di chiamare il quadro e il piatto con lo stesso nome, un acronimo: “ADVEDAM”(Arte Da Vedere E Da Mangiare). L’opera Info: cell 347 5086072 | Otello Moser - Sophia’s Restaurant - Hotel EnterpriseDopo l’incontro con Brunella Rossi e lo scambio di impressioni e sensazioni, Otello Moser del Sophia’s Restaurant ha deciso di caratterizzare il suo piatto d’artista con un marcato sapore di caffè, dal punto di vista aromatico e del gusto. Del resto la creatività è di casa in questo stupendo locale high-tech, dove la ricerca di abbinamenti olfattivi non conosce confini. Moser ha arricchito questo suo “primo” d’artista, aggiungendo nell’impasto - durante la preparazione delle tagliatelle di semola - una piccola dose di caffè macinato, creando in questo modo un contrappunto cromatico con il biancore della ricottina di Bufala, e giocando sull’accostamento di un’originale “riduzione” di liquirizia.La ricetta AdvedamInfo: Sophia’s Restaurant - Hotel Enterprise Corso Sempione 91, Milano Tel. 02 31818811 Web: www.enterprisehotel.com |
Monica Scardecchia - Gianfranco Maggio “Il nostro codice artistico è determinato dall’ontologia dell’immagine fotografica - spiegano i due artisti -: facciamo ricorso a materiale fotografico già esistente, indipendente dall’atto fotografico in quanto tale. Per tradurlo in termini di forma, colore e segno ci ispiriamo alla ‘forma ideale’, che per noi è quella di un barattolo di vetro da conserve, con i suoi effetti di deformazione e distorsione; il nostro colore preferito è un “non colore”, suggerito dalla sinergia fra trasparenze del vetro, “acqua” e matrice fotografica; infine il segno: quello dell’impronta fotografica”. L’opera Info: Gianfranco cell. 3491504164; Monica cell. 3403406871 | Angelo Gangemi - Don Carlos - Grand Hotel et de MilanA Gangemi - lo chef del celebre Don Carlos di via Manzoni - non interessano le trasgressioni culinarie, la creatività estrema di abbinamenti tra prodotti e sapori, e nemmeno una ricerca gastronomica esasperata, che a volte provoca confusione in materia di cucina. La sua è piuttosto una ricerca accurata di materie prime di stagione, provenienti dal nostro territorio, frutto delle fatiche di centinaia di agricoltori, pescatori e allevatori italiani. “I miei menù rispecchiano sempre fedelmente negli accostamenti e nelle materie prime un iter culinario fra terra e mare, con interessanti piatti di cucina classica rielaborati e abbinati a piatti tipici delle nostre regioni…”. Dai due artisti, Gangemi ha ripreso la suggestione del “barattolo di conserva”, presentando il “contenitore” chiuso ermeticamente, direttamente al tavolo dei ristoranti dell’Hotel.La ricetta Spaghettoni fatti in casa in carbonara di uovo perfettoUn’originale rilettura di un “classico” della cucina italiana: una “Carbonara” eccellente, eseguita da maestro e servita nel barattolo di vetro… Info: Grand Hotel et de Milan, |
Stefano Soddu Nel primo incontro tra Paolo Ghirardi, chef all’Hotel Hilton e Stefano Soddu, artista di Arte da Mangiare, affiora subito un’affinità nella ricerca dell’essenza delle cose, dello spirito e del gusto per le forme. Dopo un esame delle opzioni possibili, la scelta operativa comune è stata quella di ricercare la “luce” del Gusto. L’opera Info: cell. 335 6043038 | Paolo Ghirardi - Pacific Milano Restaurant - Hotel HiltonSe la realtà è sempre spesso “a due facce”, perché non riproporre anche in un menu d’alto livello i “due volti” del Sor Riso?... Esiste infatti un risotto tipicamente milanese, nella nostra città, quello giallo allo zafferano, che si ottiene “mantecando” sapientemente i chicchi della varietà Carnaroli, con i classici ingredienti della tradizione gastronomica lombarda: burro, cipolla, vino bianco, brodo zafferano e parmigiano… Ma è di moda oggi anche un “riso”, da cui ottenere un risotto più “innovativo”, che sfrutta la suggestione cromatica del Riso Venere, preparato comunque con gli stessi ingredienti… Eccoli entrambi, in bella mostra, divisi solo da una barretta di plexiglass rossa.La ricetta I due Volti del So r Riso.Info: Pacific Milano Restaurant Via Luigi Galvani 12, Milano Tel. 02 69831; fax 02 66710810 Web: www.hilton.com/Milan |
Topylabrys (Ornella Piluso) Una “Tavola d’Arte” è il tema scelto da Ornella Piluso per il suo Piatto d’Artista al ristorante “Il Teatro”, all’interno del Four Seasons, uno degli Hotel più prestigiosi del capoluogo lombardo. “Topy” crea da molti anni utilizzando materiale plastico di vario tipo: lo scalda, lo piega, ne ricava una gamma infinita di colorazioni, dal bianco al marrone scuro, bruciandolo con la fiamma di un Bunsen. L’opera Info: cell. 392 3998216 | Sergio Mei - Il Teatro - Four Seasons Hotel Al timone del ristorante “Il Teatro” nell’Hotel Four Seasons, Sergio Mei ha “giocato” con Topy nella realizzazione del Piatto solidale d’artista 2012. Alla base della sua scelta, c’è l’uovo, nucleo della vita, semplice e complesso insieme. Poi asparagi e porri, il “verde” della natura che rinasce dalla terra; e le umili patate, frutto del sottosuolo, lavorate opportunamente in spuma per “nobilitarle”… La sua raffinata cultura gastronomica sfrutta l’energia di alimenti semplici, di base, a chilometro zero... Però altamente "energetici", ricchi di vitamine e proteine, e anche di ricordi struggenti della sua infanzia in Sardegna. Naturalmente oggi, con la sua esperienza, sa perfettamente come trasformarli in un piatto indimenticabile, divertendosi anche lui con il Bunsen, per ottenere bruciature come quelle di Topy…La ricetta Insieme di uova, asparagi, spuma di patate e porri croccantiIl Teatro - Four Seasons Hotel Via Gesù, 6/8, Milano Tel: 39 (02) 77088 - 77081438 Web: www.fourseasons.com/Milano |
Piatto solidale d'Artista FUORIREGIONE | |
Michele Tria “Per me il corpo è un uovo: caldo dentro, rosso, che riceve amore o sesso, mentre fuori è freddo ed elegante, come una linea curva o arrotondata che vuole sedurre. L’opera Info: cell. 320 4298177 | Antonino Cannavacciuolo - Ristorante Villa Crespi - Hotel Villa CrespiLa ricetta Fiore aperto Crudo di gamberi, crema di tuorli d’uovo di Parisi, asparagi e cavialeInfo: Hotel Villa Crespi, via G.Fava 18 Orta San Giulio (Novara) Tel. 0322 911902, fax 0322 911919. Web: www.villacrespi.it; e-mail: info@villacrespi.it |